Ti è mai capitato di creare dei contenuti per il blog del tuo sito web o per quello dei tuoi clienti?
Funziona così, inizialmente si studiano i competitor e si analizza accuratamente la SERP e, dopo aver scelto l’argomento killer con cui posizionarci online, si trovano le keywords più adatte.
Supponiamo però che dopo qualche mese, durante la routine di controllo dei visitatori, tra gli argomenti e le pagine che hanno riscosso più successo, non troviamo quel post che ci aveva fatto sudare sette camicie. Quello che volevamo far salire di ranking con il compito di portare nuovo traffico organico.
Perché mai il motore di ricerca non ha premiato i nostri sforzi? Tutti abbiamo sentire dire in ambito SEO la famosa frase “content is the king” ovvero il contenuto è il re, allora per quale ragione non scaliamo la classifica di Google e Bing?
Come salire di posizione su google
I fattori che i bot prendono in considerazione e che influenzano le loro decisioni sono in parte top secret. Spesso è questione di tempo salire di posizione su Google, altre volte invece bisogna correggere il tiro. Se dopo mesi di attesa non ci sono rilevanti cambiamenti nel posizionamento dei tuoi contenuti bisogna iniziare a pensare ad un nuovo approccio o strategia.
La sensazione di sconfitta che provi in quei momenti non deve fermarti, anzi devi sapere che questo tipo di problematiche sono comuni, soprattutto all’inizio (e quando un sito web non ha ancora acquisito una certa rilevanza). Vediamo quindi quali sono le possibili problematiche da risolvere quando gli articoli non salgono di posizione.
Le chiavi di ricerca giuste
Quali keyword stai utilizzando?
Abbiamo già avuto modo di parlare delle Keyword e di come trovarle per avere un buon compromesso tra volumi di ricerca e difficoltà di posizionamento. Ogni post dovrebbe avere una sua identità ben precisa e delle parole chiave che lo identificano univocamente. I contenuti che trattano argomenti simili tra loro, con stesse parole chiavi, possono farsi competizione a vicenda ed allora saranno i motori di ricerca a scegliere per noi quale contenuto preferiscono (oscurando l’altro). Evita dunque di farti concorrenza da solo!
Scegli le parole chiave dosando bene i volumi di ricerca delle long-tail. Il range del tuo volume non deve essere troppo alto né troppo basso. Valuta di volta in volta cosa ottieni con ogni tua mossa e se il tuo obiettivo è la conversione cerca qualcosa di diretto e specifico, mi spiego meglio…
Supponiamo tu sia il proprietario di un negozio di scarpe e vuoi far sapere che hai l’ultimo modello di Skechers sul mercato. Non puntare su “skechers italia” ma piuttosto su “skechers da uomo/donna” aggiungendo magari l’anno di uscita “2019”.
Come spingere un contenuto
Quando scrivi un post sai bene che c’è una fase di studio dietro non indifferente, che porta via da diverse ore a interi giorni. Scoprire le tue potenzialità è il primo step per capire dove puntare per vincere alla lotteria. Digita nei motori di ricerca la tua chiave e controlla le aspettative degli utenti e dei bot per quella ricerca. Hai preso nota della SERP?
- Quali siti appaiono prima di altri
- Che argomenti vanno per la maggiore nei post di riferimento
- Hanno un buon profilo link
- Quali sono le ricerche “accessorie” con un buon volume di ricerca
Prendere consapevolezza di questi punti aiuterà a capire in quale direzione andare. E se invece abbiamo già diversi post sul blog?
Aggiornare i vecchi post
Ogni giorno su qualsiasi canale che sia la radio o gli articoli su google news siamo bombardati da informazioni diverse. I contenuti degli stessi topic si evolvono, cambiano e vanno spesso aggiornati.
Perché un utente che naviga online dovrebbe sceglierti se non aggiorni mai i tuoi articoli?
Fare degli update è un modo per avere “trust” agli occhi di Google e degli altri motori di ricerca ma come aggiornare correttamente un vecchio post?
Esistono molti modi per farlo ed altrettanti errori che ci attendono al varco. Questo ragionamento che segue va fatto a monte, durante l’ideazione dell’articolo e ti aiuterà in un secondo momento quando andrai ad aggiornare i contenuti. Primo consiglio, quando stai per postare un articolo chiediti sempre se si tratta di un post essenziale o di contorno. Andrà a descrivere dettagliatamente un argomento in ogni sua sfaccettatura o solo una parte? In base a questo, ed altri fattori, sceglierai un titolo per la pubblicazione. Se pensi che andrai a metter mano spesso a questo contenuto e che deve essere SEMPRE VALIDO evita di vincolarlo ad un periodo specifico, ad esempio, con un URL del tipo “fare SEO nel 2019”.
Così facendo potrai scrivere di “come fare SEO” senza preoccupazioni. Inutile dire che non devi mai tradire l’anima del topic che tratti, andando magari a parlare di tutt’altro…
Il profilo link è importante
L’argomento “x” è morto è un evergreen! Ti svelo un segreto, la link-building non è morta come non è morta la SEO, i Blog e molto altro ancora. Il problema è sempre lo stesso, sfruttare tutto ciò che abbiamo a nostra disposizione bene o non porterà risultati.
I link permettono ad un utente di navigare tra le pagine ed i contenuti del nostro sito o di portarlo in giro nella rete, da un punto ad un altro. Sono importanti? Certamente, perché il tuo sito è affidabile se viene linkato da siti autorevoli. Allo stesso modo viene ben visto se viene ri-condiviso sui canali social ecc. Non trascurare quest’aspetto e controlla sempre i link in entrata ai tuoi post.
Strumenti come la Search console di Google ti danno la possibilità non solo di controllare i link ma rifiutarli se non offrono benefici (ad esempio sono siti spam).
Riassumendo, le tattiche viste fin ora dovrebbero darti una mano a capire quali sono gli errori SEO che non permettono ai tuoi contenuti di emergere. Non demordere e troverai il modo di ritagliare il tuo spazio online, insieme agli altri siti, tra i risultati dei motori di ricerca!