Creare contenuti ormai è una pratica comune. Tutti hanno un blog o possono aprirne uno e, in qualsiasi momento, iniziare a pubblicare. E’ questa la tua idea? Forse dovresti leggere bene le prossime righe se vuoi far sopravvivere a lungo i tuoi articoli online.

Indice:
Il trends SEO: perché scrivere articoli seo oriented
Come scrivere in ottica SEO
5 regole del copywriting da seguire per scrivere un articolo

   


Perché scrivere articoli seo oriented

I motori di ricerca, in particolare Google, prendono in considerazione tanti aspetti del web perché il loro obiettivo è dare all’utente non solo i risultati sperati durante la fase di ricerca ma anche i contenuti migliori, quelli più ottimizzati. Uno dei classici dibattiti quando si scrive online è “quale lunghezza deve avere un articolo”, “meglio 300 parole o 1000”.
La verità come spesso accade sta in mezzo. Quando crei un articolo seo oriented per il tuo blog devi tener bene in mente alcune cose, se vuoi puntare alla parte alta della SERP, scopriamoli insieme.
Google E-A-T è uno degli algoritmi che più interessa i contenuti online. E-A-T è l’acronimo di Expertise, Trustworthy o Authoritative questo deve suggerirti che i bot di Google prestano attenzione a contenuti che non sono superficiali, che hanno una certa autorità e trust; ecco perché tanti Brand stanno spingendo su articoli di settore e ben ottimizzati. Allora la chiave di tutto è nei contenuti lunghi? No, dipende dal tipo di post e dal pubblico che vuoi intercettare. Facciamo una ricerca online e analizziamo la SERP, tra i risultati di ricerca per la query “ristorante salerno” otteniamo questi contenuti:

screen di una scheda di google maps

 


Le schede che stai visualizzando sono relative a Google My Business e ti offrono una serie di opzioni per la parola chiave che hai cercato. Scendendo tra i risultati di ricerca vediamo invece quest’altra scheda:

snippet di ricerca google immagine esempio


Ma non è tutto! Se andrai a cercare per immagini, con la stessa chiave di ricerca, otterrai dei suggerimenti che riguardano i risultati “correlati”.

esempio scheda ricerca correlata

 


Come noti Google ha introdotto molte schede e queste devono farti riflettere. I contenuti organici rispetto ad annunci sponsorizzati a volte sembrano quasi perdere enfasi. Dall’immagine sopra inoltre c’è un altro chiaro messaggio, non puoi pensare di competere con: testi acquistati a pochi dollari, non ottimizzati o di pessima qualità. Se chi sta in alto tra i risultati di ricerca, per la tua Keyword, ha un post di qualità e con una lunghezza media di caratteri non indifferente rispetto al tuo copy sarà difficile prenderne il posto in SERP.
   


Come scrivere in ottica SEO

Alla base di tutto sta la conoscenza dell’argomento e del target che vuoi andare ad ingaggiare. Documentati bene e in particolare presta attenzione a come gli utenti e Google rispondono ad una determinata ricerca. Apri quindi il tuo browser e inizia ad analizzare i risultati della SERP, pensando alle possibili chiavi da utilizzare. Scrivere un articolo in ottica SEO non vuol dire fare keyword stuffing cioè inserire tante e tante volte le chiavi di ricerca che ti sembrano più funzionali; usa questa approccio e verrai penalizzato dai bot!
   


5 regole da seguire per scrivere un articolo

E’ chiaro che avere in mente una serie di articoli da impostare all’interno delle tue pagine ti darà una marcia in più per non incorrere negli errori di un post tirato su all’ultimo minuto. Creare un piano editoriale sta alla base di una buona strategia di content marketing ,per questa ragione, quando pensi ai tuoi contenuti cerca di avere una visione d’insieme. Ricorda poi che gli articoli possono pensati secondo una logica Pillar o Corner, come spiegavo in questo post.

  • Attenzione al titolo del post ed ai paragrafi
    I tag che utilizzi per scrivere all’interno di un sito web o blog sono molto importanti quindi soffermati sempre un minuto in più prima di fare click su “pubblica post”. Il titolo deve essere chiaro, non ingannevole (tranne in alcuni casi specifici) e rispecchiare la pagina di destinazione.
    Quando crei una scaletta per il tuo articolo ti stai ponendo degli obiettivi da raggiungere attraverso la scrittura. Allo stesso modo i tag devono rispecchiare questa gerarchia o ordine di importanza: H1 per il titolo, H2 per i titoli dei paragrafi e cosi via; per esperienza ti anticipo che difficilmente arriverai ad utilizzare H4, H5 o H6 quindi non esagerare con i tag;
  • Formatta bene i contenuti
    Scegli dei Format o modelli e vedi quale funziona meglio! Utilizzare immagini, video o meglio inserire delle infografiche? I tuoi utenti cosa preferiscono?
    Ricorda che molto del traffico organico arriva da dispositivi mobile e quindi un buon format è d’aiuto all’utente che ti sta raggiungendo tramite smartphone e non ha a disposizione uno schermo infinito su cui cliccare; separa bene i contenuti, gli spazi bianchi sono tuoi alleati e valuta anche l’uso di indici ed elenchi puntati per rendere chiaro un messaggio 😉
  • Utilizza i sinonimi
    Le parole chiave non devono esser ripetute ad oltranza, già detto e quindi utilizzare dei sinonimi e delle parole “correlate”ti può tornare utile. Mi piace molto generare a fine articolo delle nuvole TAG per verificare la frequenza e l’uso dei sinonimi che ho utilizzato;
  • Scegli una URL user friendly
    Le url sono importanti e più sono leggibili e in linea con la parola chiave cercata dall’utente più verrai premiato tra i risultati di ricerca. Inoltre anche per l’utente è confortante sapere dove andrà a finire cliccando una URL; buona pratica di UX;
  • Call To Action
    Invita il tuo utente a compiere un’azione, che sia la condivisione del post, un like o qualsiasi altra attività che può tornare utile ad entrambi.


Per concludere voglio condividere con te qualche tool per copywriter. Tra gli strumenti più consigliati per verificare le parole chiave c’è Google KeyWord Planner però, per iniziare, dai uno sguardo anche a AnswerThePublic – HypersuggestKwFinder. Se vuoi da subito a cimentarti con uno strumento professionale, tra i migliori sul mercato, puoi provare gratis per 7 giorni SEMRush cliccando qui.
Per quanto riguarda le immagini, per non incorrere in problemi legati al copyright utilizza Pexels!.
Se questo post ti è stato utile non scordarti di condividerlo con i tuoi amici 😉 alla prossima!
   

  

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