Cos’è il Brand?
Pensa ad una di queste situazioni: ascoltare una canzone, leggere un libro, guardare la pubblicità o fissare semplicemente un dipinto. Sei mai riuscito ad intuire “qualcosa in più” nell’esatto istante in cui svolgevi quelle attività? Sei riuscito ad intuire l’artista del brano alla radio, l’autore di una frase o il prodotto dello spot in televisione ancor prima dell’annuncio esplicito? Può sembrarti banale ma accade proprio questo: le nostre emozioni ci aiutano a riconoscere tra tutte, un’azienda sola; ed è questo ciò che rende un’identità o, brand aziendale, unica e funzionale.
Su internet sentirai anche parlare di personal branding! Questo perché ormai anche la fama di un singolo personaggio pubblico, conosciuto magari tramite il suo nome o un nome d’arte, può esser visto e considerato un brand.
La marca è un nome, simbolo, disegno, o una combinazione di tali elementi, con cui si identificano prodotti o servizi di uno o più venditori al fine di differenziarli da altri offerti dalla concorrenza.
– wikipedia
Marca, Brand e Marchio: che differenze ci sono?
La marca è sinonimo della parola “brand”, quest’ultimo è legato a delle caratteristiche che altro non sono che la rappresentazione “dei valori” di una azienda; non pensare mai che i valori non siano importanti perché, in base a questi, deve essere in grado di farti provare delle emozioni e conquistarti.
Il “marchio” invece è un simbolo distintivo, e che va registrato, in relazione ad un brand. Il marchio può esser composto da logo e da un pittogramma oppure da un solo elemento tra i due.
Se senti parlare di logotipo – abbreviato quasi sempre in “logo” – pensa al font e ad una scritta, ma quando c’è un’immagine di mezzo, ricordati che quello che stai guardando è un pittogramma.
Prima ho accennato al fatto che i valori del brand sono importantissimi e voglio spiegarti il perché prendendo il caso di youtube e del “brand safety” come esempio.
I social sono un’ottima fonte di traffico per i nostri siti web, basta un click, e i tuoi followers possono visualizzare il tuo ultimo articolo e condividerlo (in alcuni casi, pensa soprattutto ai video, facendoli diventare virali). Pensa dunque una campagna pubblicitaria che impatto può avere sulla tua visibilità!
Perché allora molte aziende si sono lamentate per la pubblicità con colossi come Youtube? Perché i valori dell’azienda non erano stato rispettati. Il brand safety infatti si riferisce all’allocazione dei banner pubblicitari nel loro corretto posto, nel rispetto dunque di quelle che sono le caratteristiche ed il settore dell’azienda. E’ utile? Si, per evitare accostamenti sbagliati! Nessuno vuole dare una visione del proprio brand negativa, o diversa, rispetto a quella che è la sua realtà.
Ora capisci bene, da questo esempio estremo, che l’immagine online e offline va costruita con cura e deve rientrare in delle linee guida.
Come si arriva a definire l’identità dell’azienda?
I passaggi che vanno fatti per arrivare alla definizione di un brand possono essere diversi, sul blog di semrush, ad esempio, vengono individuati 5 step.
Per farti capire bene il quadro generale della situazione voglio dirti innanzi tutto di fissare due punti pensando alla tua futura attività: la visione e la missione. Questo ti consentirà di capire in che direzione andare, tenendo sempre in mente però a chi rivolgerai i tuoi prodotti – il tuo target.
Visione e missione aziendale: cosa sono?
La visione è una parte astratta, riguarda ciò che un imprenditore sogna per la sua attività: il mercato in cui operare, le manovre ed i servizi da offrire. La missione invece va a “concretizzare” quello che “la vision” voleva esprimere: la storia dell’azienda, i suoi valori, gli strumenti ed i prodotti a disposizione, la clientela ecc.
Una volta chiarite le idee su questi due aspetti potrai passare ad una delle fasi, tra le più delicate, che ti accompagneranno per tutto il tuo percorso: la scelta del nome, naming, e del logo. A questo punto il consiglio è di guardarti intorno prima di proseguire. Il tuo “nome” esiste già? Ed il logo che andrai ad utilizzare? Che tono userai per interfacciarti con i tuoi potenziali clienti e dove riuscirai ad ingaggiarli… in quali canali dovrai esser presente? Di questi ultimi aspetti se ne occuperà la tua “strategia di comunicazione”.
Alcune domande utili da porsi per abbozzare una strategia potrebbero essere:
- Qual è il contesto in cui voglio inserirmi?
- Chi è il mio cliente ideale? Come si comporta durante la giornata?
- Quale obiettivo vorrei raggiungere con i miei prodotti/servizi?
- Quali canali “online e offline” userò per farmi conoscere?
- Quali mosse devo fare e con che tempistiche?
- Ho già tutto quello che mi occorre per iniziare?
- Quanto posso permettermi di investire?
- Valuta i risultati ottenuti e correggi gli errori per la prossima mossa
Quindi cosa dovresti fare nello specifico?
Durante la prima fase non si hanno subito le idee chiare su tutto, per questo occorre fermarsi e riflettere. Prendiamo carta e penna e cerchiamo di capire, nel contesto in cui andremo ad operare, che problematiche esistono e come porvi rimedio per mezzo dei nostri prodotti/servizi.
Facciamo dunque un giro online (nelle strategie digitali torna sempre utile) e vediamo come si comportano gli altri (i nostri competitor) a riguardo.
Come comunicano, se hanno forum, pagine facebook o piuttosto un canale youtube…se aggiornano il blog spesso o di rado e che argomenti trattano…Sono tutti segnali che possono aiutarci. Cosa ci piace delle loro tattiche e cosa cambieremmo se fossimo al loro posto? Pensiamo che quell’approccio porta dei buoni risultati? Allora proviamolo …altrimenti cambiamo rotta..
La scelta degli obiettivi va fatta pensando al breve, medio e lungo termine! Quali sono le tempistiche con cui vuoi raggiungere i tuoi primi obiettivi? Qui dovrai cercare di essere realistico! Tutti vorremmo in pochi giorni metter su un’impresa con dei guadagni da capogiro ma non è così semplice, soprattutto se sei ancora in fase di lancio. Valuta dunque che i primi mesi non è scontato ottenere i risultati sperati.
Un piccolo consiglio poi per la scelta dei canali che intendi utilizzare per l’engagement della tua audience: non pensare solo a quale canale “ti piace di più”! Pensa piuttosto “i tuoi clienti cosa utilizzano più volentieri per trovare prodotti simili al tuo?” 😉 Una volta stabilita la tua identità è, con la consapevolezza di chi sei e cosa offri, avanza senza paura, good luck!