Il traffico fantasma su analytics: i ghost referral spam

ghost spam ga

ghost referral spam

 

Cosa si intende per “referral” fantasma?

Navigando si effettuano diverse operazioni. Cliccare su un link che indirizza ad una nuova pagina, ad esempio, è una di queste.
Il sito da cui proveniamo, che ci reindirizza al nuovo, è un “referrer”. L’atto di cliccare su di un link, un banner ecc fa di noi dei “referral”.

In questo passaggio da un sito ad un altro, molte informazioni vengono registrate a fini statistici. Se l’utente però in realtà non esiste, ma è un bot, queste informazioni non sono “reali” ma vengono dette “fantasma”! Il risultato è che falsano le rilevazioni di google analytics.

Da notare che i bot che inviano a GA valori falsi, senza visitare il sito, fan parte del ghost spam. Ce ne potrebbero però esser altri che, generano visite fasulle, accedendo però realmente al portale.

Ora, qualche utente potrebbe dire, poco male ho delle visite registrate in più! Quelle visite non esistono se si tratta di referral fantasmi, e si nota da diversi fattori. Le colonne in arancione, nello screen seguente, contengono l’estratto di GA da valutare:

ghost referral spam
Riepilogando se vi è capitato di notare del traffico “sospetto”, controllando su analytics le visite al vostro portale web, dovrete stabilire se si tratta davvero di “ghost referral spam”, e in caso porvi rimedio. Alcuni campanelli d’allarme da tener presenti sono:

  • il dominio – ad esempio: abc.xyz, boltalko.xyz, ecc (un piccolo appunto: risulta “unknow” o “not-set” come host nella sezione “dimensioni” di ga nella maggior parte dei casi presi in esame)
  • la frequenza di rimbalzo – alta o allo 0 %
  • la durata – spesso tra 0.00.00 e 1.

Tali valori vanno analizzati nell’insieme!

Per chi non ha mai visto questi dati, potrebbero non esserci differenze tra una situazione normale (generata da visite vere) e una che viene a crearsi a seguito di un bot; ci vuole dunque “l’occhio”. Con il tempo però verrà palese notare la differenza tra traffico “artificiale” e non.

Detto questo se non avete mai fatto caso alle statistiche andate su Analytics in Acquisizioni > Referral e ci saranno tutte le informazioni che occorre analizzare. Bloccare il sito che riporta al vostro, nel fenomeno di cui stiamo accennando, non ha molto senso, è sconsigliato.

Una soluzione per chi usa CMS, potrebbe essere installare dei plug-in che si occupano di “arginare” il tutto (o almeno ci provano…in quanto non funzionano sempre come sperato). Mentre la soluzione ottimale è utilizzare Google Analytics stesso, impostando dei filtri; il consiglio è utilizzare le “viste” in abbinamento per mantenere un confronto tra prima e dopo filtro.
Eccoci arrivati alla conclusione di questa breve introduzione ai ghost referral spam (o traffico fantasma) rivolto ai meno esperti.

Non preoccupatevi se inizialmente sarà difficile orientarsi sui dati… Good Luck!

Vuoi realizzare un sito web? Sicuro sia la scelta giusta?

Avere una propria risorsa online come un sito web è conveniente! Permette a coloro che possiedono un’attività, di apparire tra i risultati dei motori di ricerca (Ask, Bing, Google, Yahoo, Yandex ecc) e dare la sensazione all’utente di essere una risorsa autorevole. Perchè non mettere allora i riflettori sul proprio negozio e attirare nuovi clienti?!

Esser presenti online offre l’opportunità di incrementare gli utili di qualsiasi attività! Anche la tua! Ma il sito è l’unico strumento per farti trovare su internet o ce ne sono diversi?
Per capire intanto se un sito web è la scelta giusta per ciò che svolgi parliamo brevemente di come funzionano le ricerche nel mondo virtuale.

Come vengono trovate le informazione su internet?!

Un esempio di “query” di ricerca potrebbe essere “realizzare siti web a reggio calabria” (scommetto sei approdato in questa pagina cosi!). Le query vanno digitate tramite browser sul tuo motore di ricerca preferito. Supponiamo di aver dato “invio” ad una ricerca qualsiasi, con le parole chiave che ci sembrano più opportune o digitiamo la query vista in precedenza. Vedremo due tipi di risultati: organici ed a pagamento.

La differenza sostanziale è che, per apparire in quelli organici, il sito ha alle sue spalle un buon lavoro di SEO (ottimizzazione delle parole chiave relative al tuo sito web). Ti stai chiedendo come si effettua?
Parallelamente alla progettazione del sito ci sarà un esperto SEO che studierà i tuoi “concorrenti” e la migliore strategia per portare il sito tra le prime posizione! Il SEO però è un lavoro a lungo raggio! Quelli a pagamento invece danno risultati immediati e funzionano ad “aste”.

La pubblicità online si ottiene con un lavoro di SEM (tramite delle campagne pubblicitarie ad-hoc); che possono essere di diverso tipo. Questo metodo serve, sempre relativamente alle parole chiave scelte, a portare i tuoi annunci in alto ma tra i risultati sponsorizzati.

creazione siti web reggio calabria

Su internet ci sono molte soluzioni per avere un proprio spazio e apparire tra i risultati di ricerca.

Un sito web è uno spazio in evoluzione! Raccoglie informazioni sul negozio di cui tratta: articoli, foto, video ecc. Può contenere link ad altri servizi come al canale youtube, twitter e altri social.

Per queste ragioni va aggiornato con cura, non può esser messo online e dimenticato. Perché? Beh i motori di ricerca, che agiscono guidati da algoritmi che scansionano le pagine web di continuo, si potrebbero, per farla breve, “dimenticare” del tuo portale!

Con l’avvento dei social network si è sempre più connessi! Molti utilizzano tali servizi creando delle pagine (facebook o google plus ecc) facili da gestire, che consentono di attirare persone. I social sono fatti per le persone è dunque essenziale, se scegli questa possibilità, offrire notizie “pertinenti” alla tua attività, non ripetitive o difficili da capire. Sempre gli stessi articoli chi sarebbe disposto a leggerli?!

A tal proposito, pagine più affermate possono dare i giusti input da seguire. Chi naviga e mette “like” o riceve i tuoi aggiornamenti tornerà a visitarti solo se ad esempio posti:

  • Notizie interessanti;
  • Non troppo complesse;
  • Video accattivanti ;
  • Link correlati ad attività simili alle tue.

Anche dettagli poco rilevanti per te (come i retroscena della tua attività) sono importanti per chi non conosce il tuo lavoro!

Come si arriva al prodotto finale che vendi?

Un artista, un artigiano o chi ha qualcosa da mostrare come qualche dettaglio della sua produzione può, ad esempio, inserire un “how it’s made”!

Ti sei mai chiesto che sistema operativo visita le tua pagine web? Chi sia il browser più affermato nella cerchia dei tuoi clienti? O magari se il sito è facile da caricare sui tablet? Ormai si è connessi spesso con dispositivi mobili! Chi ha qualche minuto per navigare in rete è probabile sia “online” da “mobile”!

Una buona rilevanza è data anche dalle immagini! Puoi gestire da te il sito ma devi fare attenzionese non sai ottimizzare le tue foto per il web ad esempio, non è sempre una buona scelta il “self-service”!

realizzare siti web reggio calabria

Riepilogando:

I siti web non sono l’unico modo per farsi conoscere! Servizi come Google my business o quelli di Bing places, possono farti apparire sul web. Per iniziare una pagina sui social network può attrarre molti visitatori e per chi necessita di mostrare foto, video e altro, esistono dei canali appositi a cui far riferimento. Ciò non toglie che spesso tutte queste opzioni e molte altre ad esempio, offrire servizi di e-commerce, newsletters ecc, si svolgono prevalentemente tramite sito web.

 

Non sai come avvalerti di queste e delle altre opzioni che il web può offrirti?
Vuoi realizzare il tuo sito internet?! Lavoro spesso da remoto (non preoccuparti della tua posizione geografica)

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Come installare brush in photoshop

Cosa sono i pennelli ma soprattutto a cosa servono?

Esattamente come nel disegno i pennelli, o brush in inglese, sono la base di partenza per dipingere, scrivere o decorare le nostre opere digitali. Sono importanti perchè spesso semplificano alcune operazioni su Photoshop. Appena scelto il brush da utilizzare è possibile poi settare diversi parametri, come la grandezza in pixel del tratto, la morbidezza ecc. Il formato utilizzato da Photoshop per aprire o salvare un set di pennelli ha estensione ABR. Quindi ogni volta che vedremo file di questo tipo sapremo a cosa si riferiscono. Per esempio un file denominato “fiori.abr” racchiuderà dei brush a tema floreale.

Come installarli?

Per prima cosa dobbiamo trovare dei pennelli tramite un motore di ricerca, o in siti appositi; ne esistono moltissimi. Un sito utile a tal proposito potrebbe essere brusheezy. Come in ogni sito simile a quello consigliato, una parte di pennelli sarà “premium” (quindi da acquistare), ed i restanti disponibili al download.

Dopo una breve ricerca per “flower” cioè fiori, ho scaricato il seguente set di pennelli freeware. Spesso il formato ABR che serve è dentro un archivio .zip/rar. Una volta scompattato il tutto (con winrar, 7zip, winzip o software simili) sarà visibile il nostro file. Nello screenshot di seguito vedremo che “flowerbrushes.abr” pronto all’uso avrà quest’aspetto:

abr-file-example

 

A questo punto le opzioni sono due:

  1. Aprire Photoshop e, una volta avviato, effettuare doppio click sul file ABR, riavviando poi il programma di grafica.
  2. Inserire il file ABR nella cartella dei pennelli di photoshop.

Aprendo il software di grafica, se i passaggi sono stati effettuati correttamente, tra i pennelli saranno selezionabili quelli appena aggiunti. A volte i set vanno caricati in schermata, assieme ad i pennelli esistenti. E’ possibile aggiungerli o sostituirli a quelli in uso, scegliendoli per nome dal tasto verde mostrato in figura sotto:

pennelli_brush_add

 

Questa invece è la cartella, di cui accennato al punto “2”, in cui aggiungere manualmente i set brush; in windows 8.1 si trova all’interno di presents > brushes

Installare pennelli in photoshop

Good luck!

 

Scrivere sui tracciati con photoshop

scrivere su tracciato adobe

Stanchi dei soliti testi? 

E’ possibile creare delle scritte che seguano un andamento definito da un tracciato, utilizzando lo strumento penna disponibile su Photoshop! Per iniziare utilizzerò uno sfondo per computer scaricabile a questo indirizzo in versione free; la scelta è facoltativa, è possibile infatti aprire Photoshop ed una finestra di lavoro senza importare alcuno sfondo (Ctrl+N crea un file nuovo).

Supponendo che si voglia scrivere su un’immagine, una volta aperta (File > Apri oppure Ctrl+O sulla tastiera se il sistema operativo in uso è windows), le possibilità su quest’ultima sono due: utilizzare lo strumento penna a mano libera oppure lo strumento penna. Settiamo strumento penna (premendo P da tastiera ad esempio). Se i passaggi sono stati tutti effettuati in maniera esatta, la vostra schermata di photoshop sarà simile a questa:

tracciati su photoshop

In alto va selezionato “tracciati”, come in figura, adesso è possibile creare il tracciato su cui scrivere il testo. Quando si crea un tracciato o una curva, il punto finale (come in figura), sarà ad esempio quello a metà tra il punto “1” e “2”. Quella appena creata è una curva detta di Bezier! Infatti si notano immediatamente delle “maniglie”; queste serviranno a variare la pendenza e l’andamento della curva disegnata. Si può continuare ad aggiungere punti nel tracciato ma le maniglie, a volte, possono essere di intralcio al risultato che si vuole ottenere.

Come vanno eliminate?

Tenendo premuto da tastiera “ALT” e, supponendo di voler togliere la maniglia “2”, si effettuerà un click col mouse nel punto finale (quello in mezzo ai valori uno e due).

Curva di Bezier

Anche se inizialmente sembra difficile da gestire, la curva di Bezier, rappresenta uno strumento potente sia in Photoshop che in Illustrator! Per visionare meglio i tracciati è utile attivare nel menù in alto da Finestra > Tracciati la tendina relativa ai “tracciati di lavoro”. Siete pronti a scrivere? Selezionando dagli strumenti “T” lo strumento testo, e avvicinando il cursore al tracciato, cliccandoci, si può procedere alla scrittura…

curva tracciati photoshop_

Se non entra il testo interamente?

Sotto lo strumento testo si selezioni, come in figura, lo strumento “seleziona tracciato” che ha la forma di una freccia, quest’ultima permette, come si evince dal punto “3”, di allargare lo spazio destinato al testo!

curve e tracciati photoshop

Altro problema, riscontrato con determinati tipi di scrittura riguarda il testo. Se non si visualizza durante la fase di scrittura nel foglio di lavoro, come risolvere il problema? Controllate nella palette  “livelli”, le lettere digitate si vedono in anteprima ma non sono visualizzate sul tracciato?!  Se questo accade, provate a utilizzare una scrittura non troppo particolare! Se riuscirete a scrivere sul tracciato, modificherete in seguito il “font” con quello che più vi piace! Scrivere su un tracciato è più semplice di quanto si possa pensare, provateci!

scrivere su un tracciato